La classe in cui è inserita Mic.
LA CLASSE in cui è inserita Mic. è formata da 18 alunni ( 10 maschi e 8 femmine )
Livelli di partenza in relazione agli OBIETTIVI SOCIO-AFFETTIVI
1° LIVELLO SEI alunni (Mic.)
- accettano le regole e adeguano ad esse il proprio comportamento;
- costanti o abbastanza costanti nel portare il materiale, che lo sanno usare correttamente;
- generalmente eseguono con cura il lavoro assegnato e partecipano attivamente e costruttivamente
2° LIVELLO OTTO alunni
- abbastanza costanti nel rispettare le regole e nell'adeguarsi ad esse;
- generalmente capaci di usare il materiale e gli strumenti, ma che talvolta non svolgono con la dovuta cura (e taluni sulla base delle potenzìalità) il lavoro assegnato
3° LIVELLO TRE alunni
- generalmente lavorano in modo superficiale o affrettato;
- talvolta dimenticano il materiale occorrente;
- facilmente distraibili, un pò settorialì con qualche difficoltà nell'usare i materiali e gli strumenti
Livelli di partenza in relazione agli OBIETTIVI DISCIPLINARI
1° LIVELLO SEI alunni
- buone o più che buone capacità ;
- costanti o abbastanza costanti nel ritmo di apprendimento;
- generalmente autonomi o abbastanza autonomi nell'esecuzíone del lavoro scolastico, che sanno lavorare anche secondo un personale metodo di studio, che sanno intervenire in modo generalmente pertinente e costruttivo
2° LIVELLO SEI alunni (Mic.)
- buone o discrete capacità;
- abbastanza costanti nel ritmo di apprendimento;
- taluni non sempre autonomi nell'esecuzione del lavoro, diversamente impegnati in ciascuna disciplina, che generalmente intervengono con pertinenza e costruttività, ma ancora alla ricerca di un personale metodo di studio
3° LIVELLO QUATTRO alunni
- discrete o sufficienti capacità ;
- ritmo di apprendimento alterno o discontinuo, vuoi per mancanza di impegno, vuoi perché permangono difficoltà nel raggiungimento di un adeguato e consapevole metodo di studio;
- la partecipazione è spesso condizionata da interessi settoriali
4° LIVELLO DUE alunni
- Difficoltà nella comprensione;
- Poco motivati, con interesse e partecipazione limitati e settorialì.
- Evidenziano difficoltà nel raggiungìmento di un metodo di studio adeguato e consapevole
Il Consiglio di Classe , preso atto dei risultati dei test iniziali somministrati a tutta la classe, alcune osservazioni di carattere generale, non ritiene di dover personalizzare o diversificare la programmazione curriculare per l'alunna in questione.
E' importante precisare quanto una buona corporeità possa agevolare l'attuazione di tale progetto. Intanto è necessario stabilire che lo sviluppo fisico ha ripercussioni su ogni altra sfera dello sviluppo dell'individuo. L'uomo è un'unità psicofisica inscindibile: è mente e corpo insieme. Piaget pone punto di partenza dello sviluppo intellettuale il rapporto di reciproca dipendenza che esiste tra individuo e ambiente. Le sue prime forme di conoscenza sono legate al movimento e sono talmente importanti da diventare in seguito il contenuto dello stesso pensiero.
La ricerca scientifica ha dimostrato che attraverso il movimento il bambino conquista spazi sempre più vasti e scopre realtà sempre più diversificate facilitando e potenziando le capacità espressive, agevolando l'apprendimento logico-matematico, favorendo l'acquisizione delle tecniche della lettura e della scrittura. Diventa indispensabile quando il bambino ha difficoltà di apprendimento.
Corporeità significa anche prendere coscienza del proprio corpo nella sua globalità, sia in posizione statica che in movimento, in rapporto tra le diverse parti tra loro e nei rapporti con lo spazio e con gli oggetti che lo circondano. Un uso soddisfacente del proprio corpo prevede capacità di equilibrio e una buona coordinazione dei movimenti, un controllo di sé che non richieda sforzi, una lateralità ben precisa ed infine, ma non meno importante, una percezione spazio-temporale ben strutturata. Lo schema corporeo si sviluppa e si evolve molto lentamente nel bambino e non si realizza, normalmente se non verso gli undici-dodici anni. Una educazione corporea ben concepita nei primi anni della scolarità è insostituibile, una carenza determina considerevoli pregiudizi nell'evoluzione normale del bambino.
Con la programmazione del progetto multimediale seguito dalla realizzazione di due filmati, il consiglio di classe si propone soprattutto di rendere auspicabile l'integrazione dell'alunna in situazione di handicap, ma anche di arricchire ogni alunno dandogli la possibilità di imparare dagli altri, di occuparsi degli altri, di acquisire le inclinazioni, le abilità e i valori sociali necessari per raggiungere tale obiettivo. In ambiti integrati, infatti, gli alunni possono imparare a capire, rispettare gli altri, essere sensibili, abituarsi alle differenze e alle somiglianze tra i loro compagni, possono inoltre imparare ad interagire, comunicare, instaurare amicizie e aiutarsi a vicenda sulla base delle loro potenzialità e dei loro bisogni individuali.
Premesso questo, e considerata la situazione motoria-prassica dell'intera classe, si è reso necessario intervenire con un lavoro mirato a migliorare la coordinazione dei movimenti e allo sviluppo e potenziamento delle abilità oculo-manuali e manipolativo-tattili. Nonostante l'assodato amore che la maggior parte dei ragazzi hanno per i giochi e passatempi elettronici, videogames, playstation e via di seguito, si sono riscontrate notevoli difficoltà nell'uso del mouse e della tastiera del computer e non ultima una cattiva postura. Per cui nelle ore di educazione fisica sono state proposte, e felicemente accettate dai ragazzi, attività quali, giochi di movimento individuali o a squadra, attività con i piccoli e grandi attrezzi, giochi a coppie e in gruppo, giochi sportivi di squadra. Particolare importanza è stata data alla coordinazione oculo-manuale e alla strutturazione spazio-temporale, necessarie e fondamentali per riportare esperienze reali in un ambito decisamente virtuale.
E quale strumento o attrezzo migliore della palla e delle attività che da essa derivano, sarebbe stato più idoneo? Innanzitutto è privilegiato dalla quasi totalità dei ragazzi, e questo rende il compito più facile, e poi perché è utile e indispensabile per l'acquisizione e lo sviluppo globale della coordinazione, riesce a far percepire in modo più concreto il senso dello spazio, la destrezza e la capacità di valutare la traiettoria e la velocità. Per quanto riguarda poi la realizzazione del film è opportuno associare alla comunicazione verbale un uso espressivo del corpo come linguaggio, il viso e le mani soprattutto, e il corpo nel suo insieme sono usati quotidianamente per aiutare la comunicazione verbale ad esprimere idee, sentimenti ed emozioni. Il corpo da solo è in grado di comunicare attraverso i gesti, le espressioni del volto, l'aspetto fisico, le posture, l'orientamento e le distanze nello spazio. E' una forma comunicativa che ha notevole efficacia quando si vuole mostrare ironia o serietà, togliere ambiguità o trasmettere emozioni ecc.. E' necessario però conoscere i codici comunicativi di una cultura o di un ambiente specifico per comprendere i segni della comunicazione non verbale; i gesti, le espressioni del volto, le posture possono veicolare significati differenti a seconda del contesto in cui sono inseriti, comunque per riuscire ad assumere una buona comunicatività corporea è necessario possedere una :
buona padronanza del proprio corpo inteso come strumento comunicativo;
espressività e naturalezza, abilità specifiche atte a produrre efficacia nella comunicazione.