Il nuovo profilo dell'insegnante deve
possedere le competenze in grado di rispondere alle nuove esigenze e più
specificamente essi devono:
- essere specialisti della conoscenza e
in particolare devono possedere precise conoscenze disciplinari,
sapendone affrontare criticamente fondamenti, contenuti e metodi;
- saper operare con i ragazzi,
conoscendone le specifiche fasi della crescita, le particolari
caratteristiche di tipo cognitivo, affettivo e socio relazionale, le
competenze acquisite in fasi precedenti della scolarizzazione e nei
diversi ambienti di vita;
- saper individuare gli obiettivi
specifici dello sviluppo della formazione puerile, pre adolescenziale,
adolescenziale e giovanile;
- saper programmare l'attività educativa
e didattica tenendo conto di tutte le variabili che intervengono
nell'esperienza formativa;
- saper mobilitare opportunamente tutte
le facoltà degli alunni, stimolandone l'attività e la creatività;
- saper lavorare in gruppo con altri
colleghi e, in generale, cercare un colloquio costante con il sistema
esterno;
- avere una forte capacità di
comunicazione interpersonale per capire il disagio e i reali bisogni
degli alunni;
- avere una disponibilità a sottoporre a
valutazione il lavoro e i risultati ottenuti;
- avere la disponibilità ad un continuo
aggiornamento per sviluppare ed accrescere le proprie competenze;
- operare in un'istituzione formativa
conoscendone la storia, la legislazione, i programmi, le finalità
socialmente condivise, i problemi strutturali;
- operare in un'organizzazione complessa
che prevede determinate modalità gestionali, ruoli e interazioni sia di
tipo interpersonale sia di gruppo, e che richiede una gestione
coordinata delle risorse a disposizione, prevedendo altresì una
valutazione dei processi e dei soggetti;
- operare in un contesto di
policentrismo formativo e in riferimento ad un ambiente storicamente
determinato;
- operare in un contesto formativo di
tipo sequenziale, che comporta problemi di continuità e di orientamento.
Tutte queste competenze devono consentire
al docente da un lato di progettare e gestire il proprio insegnamento
secondo una prospettiva di ricerca e sperimentazione, e, dall'altro, di
saper collaborare con gli altri insegnanti nella progettazione,
realizzazione, valutazione dell'attività didattica.
Massimiliano Costa, Dirigere la scuola dell’autonomia, Torino, 1999, p.
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